Niente meglio che organizzare una festa… soprattutto quando tutto ciò di cui hai bisogno è portatile! Ti presentiamo una selezione delle migliori casse Bluetooth fatta specialmente per te: scegli il modello che suonerà nei tuoi momenti più speciali.
È ben saputo che una cassa bluetooth ti permette di ascoltare musica dove vuoi, portando con te il suono. Inoltre, è il modo ideale di condividere musica con parenti, amici o chiunque sia.
Migliori Casse Bluetooth – Messa a confronto 2020
Non vuoi metterci troppo per scegliere un altoparlante? Questi sono i 4 modelli che ti consigliamo su Tutto Powerbank. D’altronde, se vuoi conoscere di più su casse bluetooth, ti invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto!
Come scegliere la miglior cassa bluetooth?
- 1 Migliori Casse Bluetooth – Messa a confronto 2020
- 2 Come funziona una cassa bluetooth?
- 3 Componenti di una cassa bluetooth
- 4 Uso di una cassa bluetooth secondo la sua potenza
- 5 Tipologie di casse Bluetooth secondo le loro dimensioni
- 6 Tipologie di casse Bluetooth secondo dove la utilizzerai
- 7 Polemica: una cassa bluetooth con buoni gravi è di qualità?
- 8 Consiglio fondamentale: se possibile, testalo prima!
Come funziona una cassa bluetooth?
Il funzionamento è troppo semplice: devi accoppiare il tuo speaker bluetooth con il tuo smartphone, tablet o portatile per poter goderti la tua musica preferita 🔊.
Di solito, per accoppiare i dispositivi devi premere il pulsante bluetooth/pairing -a volte è lo stesso di accensione/spegnimento- nella cassa finché emetta un suono o cambi l’intermittenza dei LED: nello smartphone, tablet o portatile devi cercare la cassa secondo il modello.
Componenti di una cassa bluetooth
Anche se esistono migliaia di modelli diversi di casse bluetooth, quasi tutti loro hanno un insieme di componenti comuni:
Batteria
Incaricata di dotare della portabilità alla cassa. Perciò, si tratta di un pezzo essenziale del tutto, la durata di una cassa bluetooth è estremamente variabile grazie a un fattore che, comunemente, non si ha in considerazione perché specifico nelle casse: il volume.
Senza entrare in troppi termini tecnici:
+ volume = + potenza emette lo speaker = + spreco di energia = – tempo di riproduzione
Perciò i tempi indicati dal fabbricante corrispondono a determinate condizioni. Di solito i test si fanno a un volume tra il 50% e il 75%.
Anche se i mAh di una batteria possano servire come guida -anche se molti modelli, soprattutto i compatti, non indicano la loro capacità- devi sapere che giocherà un ruolo fondamentale il chip Bluetooth integrato: non fa lo stesso che sia BLE (Low Energy) che non lo sia, come vedremo più in avanti.
Comunque sia, devi sapere che non tutti i modelli di altoparlanti bluetooth hanno batteria, dato che sono stati ideati per un utilizzo casalingo, come il modello Marshall Action II.
Chip Bluetooth
Magari è uno dei fattori a cui facciamo meno attenzione, tuttavia, le differenze tra versioni hanno più importanza di quella che potresti immaginare, quali sono tali differenze? Fondamentalmente due:
La velocità o tasso di trasferimento (velocità di invio/ricevimento di dati tra dispositivi) viene misurata in Mbps (megabit per secondo, non confondere con megabyte) e nelle versioni 4.1 e 4.2 è tra i 25 – 32 Mbps, mentre nella versione 5.0 raggiunge i 50 Mbps.
D’altronde, abbiamo la distanza, misurata in metri, tra dispositivi senza perdere qualità di audio, nell’ultima versione Bluetooth, la distanza è stata quadruplicata.
Inoltre a queste due questioni fondamentali, è importante avere presente una serie di fattori -di solito meno conosciuti- che sono anche molto correlati a questo protocollo:
Nello stesso modo, in gennaio del 2019 è stata presentata la versione 5.1, la quale sicuramente inizieremo a vedere a partire dal 2020. Un dato interessante è che la propria azienda afferma che nel 2023 9 su ogni 10 casse avranno Bluetooth.
Altoparlante (driver)
La prima cosa da chiedersi è, cos’è un altoparlante? In modo semplice, possiamo definirlo come un “traduttore” perché incaricato di trasformare gli impulsi elettrici in suoni percettibili per le nostre orecchie.
Quelli impulsi chiamiamoli frequenze: le alte sono acute mentre quelle basse sono gravi. Ora applichiamo questa teoria al mondo degli altoparlanti, uno convenzionale è composto da più di un altoparlante o driver:
- Tweeter o acuti: altoparlante piccolo, di genere situato nella parte superiore della cassa di risonanza o armonica, specializzato in quelle vibrazioni rapide o frequenze alte.
- Woofer o gravi: altoparlante grande, di genere situato nella parte inferiore della cassa di risonanza o armonica, specializzato in quelle vibrazioni lente o frequenze basse.
Devi avere in considerazione che un altoparlante compatto o di dimensioni medie non può permettersi di avere due driver all’interno, perciò la soluzione è la seguente: un altoparlante full range, cioè, capace di riprodurre tutte le frequenze in un modo equilibrato.
Esistono molti “miti” su come sapere se un altoparlante è buono o meno, di solito ci si guarda le dimensioni del magnete -meglio se è più grande- perciò è più pesante, tuttavia, nel caso delle casse bluetooth non è un indicatore perché altri fattori interferiscono nella misura.
Nel caso delle casse compatte ha un ruolo fondamentale la cassa armonica, così come le tecnologie applicate per ottimizzare l’audio: in questo tipo di casse il problema è raggiungere le frequenze gravi.
L’interesse dei marchi nel incorporare tecnologie come Bass+ di Philips, EXTRABASS di Sony, BassUp di Anker, XBOOM di LG o PureBass di JBL specializzate nelle frequenze gravi ha che vedere con la musica attuale: generi musicali come hip-hop, rap, trap, indie e pure il pop/rock attuale raggiungono frequenze più gravi rispetto a quelle degli anni 80 e 90:
Ma, è vero che il basso è tutto negli altoparlanti? Più in avanti ne parleremo in dettaglio.
Radiatore passivo
Si tratta di uno dei pezzi più attraenti dato che, di genere, si lascia a vista: è quella membrana che vibra nelle casse, ma è solo estetica o ha una funzione?
Ti ricordi dei componenti di un altoparlante? Bene, un radiatore passivo è la meta di tutti quei componenti, dato che si tratta unicamente della sospensione e della membrana, ha come fine rafforzare i gravi del altoparlante senza avere il bisogno d’includere un altro driver, perciò funzionano grazie al suono emesso dal driver, attraverso la cassa di risonanza.
Nel seguente video puoi vedere un test fatto con il modello JBL Go 2, il radiatore passivo è quello a destra, guarda come si muove!
Questa tecnologia è simile a quella bass reflex, usata ampiamente negli altoparlanti convenzionali (quel “tubo” che hanno gli altoparlanti).
ATTENZIONE: anche se la maggior parte degli altoparlanti includono un radiatore passivo, NON tutti i modelli li hanno.
Ingresso ausiliario (line in o aux)
Di solito è il jack 3.5mm convenzionale, potrai collegare qualsiasi dispositivo (attraverso cavo). La parte positiva di utilizzare una cassa bluetooth attraverso cavo è che la durata della batteria sarà maggiore.
Porta di ricarica
Anche se continui a essere comune l’utilizzo della porta micro USB, alcuni brand stanno includendo la porta USB-C, come nel caso di vari modelli Anker -ma non solo Anker!-.
Luce o luci LED indicatrici del livello di carica della batteria
Siccome non c’è uno schermo LCD o LED che indichi il livello della batteria, i brand di solito includono una luce che indichi il livello di carica, anche se, in molti casi, è un unico LED ed è molto impreciso.
Perciò molti utenti si lamentano di non poter conoscere il livello di carica, dato che solo quando si raggiunge un livello basso di batteria (es. 15%) la luce avvisa, cambiando di colore, di avere poca batteria:
Inoltre a questi “basici” una cassa può includere funzionalità “extra” a seconda della gamma, fine o decisione del marchio:
Uso di una cassa bluetooth secondo la sua potenza
Prima di continuare, devi sapere qual è la differenza tra la potenza di picco (PMPO – Peak Music Power Output) e quella nominale o RMS (Root Mean Square):
- Potenza di picco o PMPO: di solito annunciata dai marchi, è il massimo volume che può raggiungere un altoparlante, anche gracchiando, perciò se supera questo volume si brucia totalmente. Questo dato non è molto utile perché non puoi goderti tutta quella potenza.
- Potenza nominale o RMS: è la potenza capace di emettere un altoparlante senza distorcere, cioè, il massimo volume senza suonare male. Quel dato non sempre viene indicato dai marchio, ed è quello a cui devi fare attenzione.
Cosa accade se conosco la potenza PMPO e non la RMS?
Un calcolo semplice è dividere la potenza PMPO tra 2, cioè, se parliamo di un altoparlante da 100W PMPO:
100W / 2 = 50 RMS
⚠️ Non è esatto. Tuttavia, è un buon metodo per stipolare la potenza RMS di un altoparlante, soprattutto nei casi in cui la potenza è relativamente bassa (≤100W).
Ora vediamo l’uso che puoi dare a una cassa Bluetooth a seconda della sua potenza:
POTENZA | USO |
≤10W RMS (Compatte) |
Personale o piccolo gruppo di persone. |
≥11W – 25W RMS (Medie) |
Gruppo medio di persone. È abbastanza portatile grazie al suo rapporto dimensioni/potenza. |
≥26W RMS (Grandi) |
Più pesanti, ma portatili. Per eventi/riunioni dove si ha bisogno di molta potenza in uno spazio non troppo grande. Può usarsi a casa come dispositivo che offre qualità e compattezza. |
⚠️Ricorda: sono dati orientativi ⚠️
Tipologie di casse Bluetooth secondo le loro dimensioni
Compatte
Possono portarsi in mano e anche, in alcuni casi, in tasca. Anche se sono leggere, sono un salto di qualità importante rispetto agli altoparlanti degli smartphone o portatili 😉.
Medie
Non sono così piccole come una mano ma possono anche questi portarsi in mano. Il grande vantaggio è che offrono un rapporto qualità/prezzo spettacolare 😎.
Grandi
Utilizzo quasi illimitato: la loro potenza le permettono un utilizzo anche casalingo, ma attenzione, sono così versatili come da adattarsi a qualsiasi situazione 💪.
Tipologie di casse Bluetooth secondo dove la utilizzerai
Polemica: una cassa bluetooth con buoni gravi è di qualità?
Prima avevamo parlato di come si può apprezzare un aumento dell’utilizzo di frequenze gravi nella musica attuale, motivo che ha portato a molti marchi a sviluppare tecnologie di rafforzamento delle frequenze gravi: ciò vuol dire buoni gravi = buon speaker?
No, o almeno non del tutto. Sebbene ogni genere di musica dà più o meno protagonismo a dei determinati suoni rispetto ad altri, è importante che le frequenze acute non abbiano un suono “scatolato” o che le frequenze gravi schiaccino le acute.
Il nostro consiglio è la tendenza verso l’equilibrio, chiaro sia che ognuno ha il suo orecchio e preferenze, ma proprio perciò esistono gli equalizzatori 😉.
Consiglio fondamentale: se possibile, testalo prima!
Prima di acquistare una cassa online senza avere nozione alcuna, una buona alternativa è ascoltarla in negozio, in quel modo puoi non solo ascoltare la cassa che avevi in mente, ma anche altri modelli di casse in esibizione.
Consiglio: se non trovi il tuo modello, cerca uno somigliante o inferiore dello stesso marchio. Non usare mai un modello superiore perché il suono non sarà mai eguagliato, soprattutto se parliamo di modelli compatti.
Esempio: se vuoi la nuova JBL Go 2 ma non sai come suona, allora ascolta prima la JBL Go + o quelle della serie Clip (si trovano intorno alla potenza del Go 2: 3W), ma MAI paragonarlo con il suono di quelle della serie Flip o Charge.
In conclusione, dobbiamo sottolineare l’ importanza delle proprie orecchie di ognuno dato che la cassa deve adeguarsi alle nostre preferenze musicali ed esigenze, non è lo stesso chi ascolta opera a chi ascolta hip-hop o rock o chi la usa per ascoltare musica da solo o chi la usa in gruppo.